“la mia vita è una lotta sempre sulla breccia, SEMPRE: come una mamma coi suoi bambini eternamente malati…Siate felici della mia felicità! Siate pieni della mia pienezza! Siate grati a Dio della mia esultante prorompente bruciante gratitudine.”
Disponibile da domenica 18 Giugno alle ore 20 il sesto capitolo delle letture degli scritti di Annalena Tonelli. In questo capitolo e nel precedente, componenti del Centro Missionario diocesano hanno dato voce alle sue riflessioni.
Questa lettura copre l’esperienza di missione a Wajir nel desertico nord-est kenyota, fino al 1980.
Nel 1976, su richiesta del Ministero della sanità, Annalena diventa supervisore di tutto il programma di cura e controllo della tubercolosi, apre un ospedale villaggio di capanne che, in breve, arriverà anche a mille capanne, in ognuna di queste un malato di cui lei si prende cura. Annalena intuisce che un nomade del deserto non può resistere chiuso dentro a delle mura, quindi utilizzerà questo trattamento “all’aria aperta” e una metodologia di somministrazione dei farmaci che verrà poi adottata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. In mezzo a questo villaggio crea delle tettoie che fungono da scuole di alfabetizzazione.
Apre questo luogo proprio difronte al Centro di riabilitazione che aveva chiamato: “la fraternità della gioia”, ancora oggi funzionante e sostenuto dal coordinamento diocesano per Wajir.
Lettori:
Alberto Dina
Sauro Bandi
Luca Casadei
Danila Rossi